lunedì 23 aprile 2007

Chinatown a Milano

Recenti scontri tra le forze dell'ordine e la comunità cinese della zona Paolo Sarpi (MILANO) hanno portato diverse questioni all'attenzione dei politici e della pubblica opinione. Gli scontri, partiti in seguito ad una multa inferta ad una donna cinese, sono stati solo l'espressione di un rancore a lungo covato. La comunità cinese, infatti, accusa gli italiani e il Comune di Milano di razzismo e intollerenza. Le multe, sembrerebbe, vengono inferte solo agli abitanti cinesi e, questione ancor più importante, le attuali leggi in materia di apertura/chiusura dei negozi, carico/scarico merci, etc. non sono adatte al loro tipo di commercio. Di recente, infatti, il Comune di Milano ha deciso di far applicare la legge là dove i cinesi di Paolo Sarpi non la rispettavano. La Moratti dice: "Non accetterò nessuna zona franca nella mia città". La comunità cinese accusa di non rispettare la loro cultura, i loro usi e consuetudini. La recente ipotesi, inoltre, di chiudere la zona al traffico delle macchine rappresenterebbe, a dire della comunità cinese e non solo, la totale paralisi dei loro commerci.

Cosa ne pensate?!

Come dicevo sempre una volta: A VOI LA PAROLA!

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Evvai!! Inauguro!
Allora, sarò breve, anche perchè purtroppo non conosco bene la situazione, soprattutto perchè in Paolo Sarpi ha origini antiche.
Secondo me si è arrivati a tanto perchè l'ormai quasi totalità della popolazione della zona -cinese- ha imparato ad autogestirsi secondo proprie regole, comprese quelle del carico-scarico delle merci. Ora: questa situazione non è certo nata oggi, affrontarla adesso così di botto porta inevitabilmente a degli scontri, visto che ora ci si trova muro contro muro. Loro irremovibili e convinti di fare le regole, noi (i milanesi, o la polizia municipale, o va beh avete capito) saldi nelle stesse posizioni opposte.
Il problema secondo me è che una soluzione è stata sempre rimandata: da quanti anni ci sono la mafia cinese, i laboratori abusivi, le immigrazioni e lo sfruttamento del lavoro clandestino in quel quartiere? E ci deve essere stato un inizio. Se appena te ne accorgi non metti in chiaro le cose (che se sei in un paese che ha leggi diverse dalle tue tu le devi rispettare in ogni caso, non è che si fanno eccezioni -ovvio che qui sono drastica e ovvio che certe eccezioni le fanno tutti e vanno fatte-, almeno x le cose burocratiche e x il rispetto degli altri abitanti del quartiere, che non è di tua proprietà) la situazione continuerà a degenerare, o cmq a seguire il suo corso verso una direzione opposta a quella desiderata x alcuni e conforme x altri, invece che verso un compromesso.
Se la situazione ora è a questo punto di certo non puoi tu vigile andare a fare delle multe x questioni di cui ti sei sempre disinteressato, le vedono come una minaccia al loro equilibrio, al piccolo mondo che si son creati. Se non gli hai detto nulla fino ad ora non salti su di punto in bianco!!
Poi loro son pazzi a reagire così, ma magari fa parte della loro cultura, chennesò, di certo non li giustifico, anzi, però è un po' tardi x intervenire facendo multe. Ora bisognerà coinvolgere dei mediatori e ripristinare l'assetto totale del quartiere.. e ovviamente non ho la minima idea di come si possa risolvere una situzione simile.

NutreLaMente ha detto...

Grande Alys!!
Penso che il tuo ottimo intervento porti con sè un messaggio molto intelligente che dovrebbe invitare a riflettere su decine e decine di altre questioni simili, ovvero: non si può "chiudere un occhio" per anni, lasciare che le cose prendano un loro corso "deviato", che si assestino, si sviluppino, si consolidino...per poi decidere un giorno di metterci mano, annullando tutto quanto è stato. Purtroppo, però, capita, vuoi per errori altrui vuoi per menefreghismo di massa, e arriva (quasi) sempre un giorno in cui qualcuno vuole sistemare le cose e, certo, non va ridicolizzato ma, anzi, sostenuto con i mezzi e i metodi giusti, tenendo in conto quanto sopra. Quali siano i mezzi e i metodi giusti non lo so nemmeno io ma spero che da questa discussione possa venire fuori qualche idea interessante su cui riflettere nel nostro piccolo.

Anonimo ha detto...

Eccomi ankio, ke nn ho voglia di studiare! sono d'accordo con te ali.
Questa situazzione è conosciuta da tempo e non si puo di punto in bianco intervenire come il baygon sulle formiche!!!bisogna non lasciar cadere le briciole!!!(eh?!)E' come la storia che all'anagrafe ci sono scritti molte piu nascite che morti, rispetto anche ai censimenti...Immedesimiamoci: questi che sono in italia da una vita(e hanno creato un piccolo impero davvero, con sue leggi, istituzioni, mafia e quant'altro)e avevano trovato un illegale equilibrio in cui avevano capito di poter vivere.. Certo, si capisce la reazzione: "ce l'avete fatto fare fino ad oggi, e ora cosa volete?"
Bisogna essere CHIARI E FERMI.Avvertire che la situazione - di cui si è sempre stati a conosc- non è piu tollerabile e che si prenderanno provvedimenti. Lettera uffuiciale. E si prenderenno. Ma l'importante è far sentire una intelligente autorità, chiara e ferma.

Anonimo ha detto...

ehm.... è la mia tastiera che mette le doppie zeta!!!!